La Fabbrica del cibo eterno!

Finalmente una pubblicazione con un servizio realizzato durante il mio soggiorno a Tokyo. I tempi sono estremamente difficili per vedere pubblicato qualsiasi tipo di reportage, viste le condizioni barcollanti dell’editoria italiana. Molte immagini stazionano postate su flickr per farle vedere a chi interessa. 10 anni fa con molto meno impegno e foto ho ottenuto subito diverse pubblicazioni…

140photography

Suggerisco a tutti gli appassionati di fotografia, ma anche ai professionisti, un link da non perdere: 140Photography. Un semplice, ma intelligente sito che aggrega i migliori tweets sul mondo della fotografia, suddivisi per aree tematiche. Filtra e organizza le migliaia di tweets di un universo dove sarebbe arduo orientarsi, semplificando enormemente le ricerche e fornendo infiniti spunti per l’informazione e l’ispirazione di chiunque sia interessato.

Bianco e Nero

Una giornata di Body painting con gli amici della scuola di trucco Ro & Ro ha dato vari eccezionali risultati gia postati su facebook. Questa è l’unica immagine che è stata bannata per la nudità…. E’ un’immagine dove giocavo sull’inversione di bianco e nero con espliciti richiami al colore della pelle, su un fondo grigio dove gli opposti si fondono. La nudita’ era del tutto innocua.

POP LOU

Un esempio di come  il rapporto con l’immagine può avere una dimensione ludica, di esercizio di stile. Questo in particolare è stato un rimedio in stile pop contro la sonnolenza pomeridiana del weekend. Ho preso una vecchia e cara foto, che nella mia testa in passato rappresentava la classicità della bellezza delle donne africane, ho giocato un po’ con le regolazioni colori in photoshop, et voilà.

Zen e Fotografia

Mi è capitato di recente di ritrarre una persona speciale e di grande ispirazione: l’abate Nicky Vreeland, (per la cui biografia dettagliata rimando al suo sito http://www.nicholasvreeland.com/about.html). Fotografo affermato nella scena newyorchese, nipote di Diana Vreeland storica direttrice di Vogue New York, assistente di grandi nomi come Irving Penn e Richard Avedon, durante un commissionato in cui doveva ritrarre il Dalai Lama, decide di mollare tutto e nel 1985 diventa un monaco tibetano… Se vi interessa capire le motivazioni forse può essere d’aiuto il video di un intervista rilasciata alla PBS (http://www.pbs.org/wnet/religionandethics/episodes/june-15-2012/buddhist-abbot-nicholas-vreeland/11256/). Comunque dopo aver abbandonato per anni la fotografia, per dedicarsi interamente allo studio della pratica buddista, arrivando ai vertici anche nella carriera monastica, l’antica passione riprende dopo alcuni anni. Una fiamma rinnovata, ma al servizio dell’ordine monastico, perché diventa un mezzo per finanziare il monastero di cui è abate (http://www.ratodratsangfoundation.org/photos_for_rato/index-it.html). Ovviamente non è per tutti abbandonare la propria vita mondana e diventare monaci. Ma l’idea di scelta radicale, la perseveranza nel raggiungere gli obiettivi, l’adozione di un’etica fondata sulla rinuncia al proprio ego e l’altruismo, sono comunque elementi forti e di grande carattere, che lasciano una serenità nell’animo di chi ci si imbatte. E riflettere di questi tempi non fa mai male… soprattutto dopo i pasti.

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